• Biografia

    Ennio Morlotti (Lecco, Italia 1910 - Milan, Italia 1992)

    Nato a Lecco, Morlotti inizia a lavorare molto giovane, dedicandosi allo stesso tempo allo studio dell’arte. Nel 1936 si iscrive all’Accademia d’Arte di Firenze e si appassiona alla pittura del Tre-Quattrocento italiano.

    Dopo un breve periodo a Lecco, nel 1939 si reca a Parigi dove ha modo di vedere dal vivo le opere di Cézanne, quelle dei Fauves nonché dell’Espressionismo e del Cubismo. Torna in Italia, a Milano, e si iscrive all’Accademia di Brera, dove lavora a stretto contatto con Achille Funi. Entra nel gruppo Corrente e conosce i maggiori esponenti della scena artistica del tempo: Treccani, Badoli, Cassinari, Fontana, Guttuso, Migneco, Sassu e Valenti.

    Sempre a Milano, nel 1943, con Treccani e Vedova, tiene una mostra alla Galleria della Spiga. Tre anni dopo allestisce la sua prima personale alla Galleria Il Camino, dove espone nature morte e dipinti neocubisti.

    Nel 1947, grazie a Lionello Venturi, ottiene una borsa di studio per andare a Parigi, ma in realtà molto presto rientra a Milano ed entra in contatto con Il Fronte Nuovo delle Arti per esporre alla Biennale di Venezia del 1948.

    Dopo la scissione del Fronte, insieme a Birolli e Cassinari, Morlotti aderisce al Gruppo degli Otto. In questo periodo sceglie la via dell’Informale, nella sua declinazione naturalistica.

    Gli anni Sessanta sono gli anni in cui si afferma a livello internazionale: dopo i soggiorni a Londra e in Scozia, realizza la sua personale a New York nel 1964.

    La sua affermazione è indiscutibile, come testimonia l’esposizione, con Morandi, alla Galleria Il Milione di Milano nel 1970.

    Numerose sono le mostre a lui dedicate negli anni successivi, fino all’improvvisa morte a Milano nel 1992.


    Copyright l'artista. Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)

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