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Biografia
Francisco José de Goya y Lucientes (1746, Fuendetodos – 1828, Bordeaux)
Nato a Fuendetodos, vicino a Saragozza, Goya ricevette la sua formazione artistica prima in Spagna e poi in Italia. Fin da giovane trovò ispirazione nelle opere di artisti come Diego Velázquez e Rembrandt van Rijn. Nel 1786 fu nominato pittore di corte del re Carlo IV e realizzò numerosi ritratti dell’aristocrazia spagnola, caratterizzati da una profonda introspezione psicologica e da un’attenta osservazione del carattere.
Nel 1793, a causa di una grave malattia, Goya perse l’udito. Questo evento segnò una svolta nella sua vita, portandolo ad allontanarsi dagli ambienti di corte e ad assumere una posizione sempre più critica nei confronti delle condizioni sociali e politiche. Il suo nuovo linguaggio visivo, più cupo e drammatico, è particolarmente evidente in serie grafiche come “Los Caprichos” (1793–1799) e “I disastri della guerra” (1810–1820), che rappresentano senza filtri le ingiustizie sociali, la superstizione e gli orrori della guerra.
Le sue opere tarde, tra cui le cosiddette “Pinturas negras” (1820–1823), furono realizzate come murali nella sua residenza privata e riflettono un confronto radicale e spesso inquietante con gli aspetti più oscuri della natura umana. A causa dei suoi legami con ambienti liberali e dei cambiamenti politici in Spagna, Goya fu soggetto a crescenti pressioni. Nel 1824 lasciò il paese per evitare possibili persecuzioni e si stabilì a Bordeaux, dove visse in isolamento fino alla sua morte, avvenuta il 16 aprile 1828.
Goya è considerato un pioniere dell’arte moderna. La sua opera fa da ponte tra Rococò, Neoclassicismo e Romanticismo, e contiene già elementi di Realismo ed Espressionismo. La sua eredità artistica ha influenzato generazioni di artisti e rappresenta una svolta nella storia dell’arte europea.
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Opere