• Biografia

    Emilio Gola (Milano, Italia 1851 - Milano, Italia 1923)

    Nato a Milano nel 1851, dopo gli studi al Politecnico, viene incoraggiato nelle sue attività artistiche dal padre Carlo, che lo affida come allievo al pittore Sebastiano De Albertis. 

     

    Il suo stile risente dei numerosi viaggi di studio e formazione fatti in Europa, in particolare in Francia, Gran Bretagna e Paesi Bassi.  

     

    Durante il soggiorno a Parigi nel 1868, entra per la prima volta in contatto con gli Impressionisti, la cui influenza è evidente soprattutto nelle opere che realizza tra il 1885 e il 1890. Nel 1879 esordisce a Brera e, dopo un anno, espone il suo primo dipinto al Salon di Parigi, dove è presente nuovamente nel 1882 e nel 1889. 

    Negli ultimi decenni dell’ottocento, Gola, assiduo frequentatore dei salotti aristocratici lombardi, si dedica prima alla ritrattistica e poi ai paesaggi per lo più della riviera ligure e della laguna veneta. 

     

    Dopo gli anni dedicati al paesaggio, ritranedo per lo più navigli e campagne brianzole, nel 1880 Gola presenta alla rassegna di Brera il suo primo autoritratto e all'Esposizione nazionale di belle arti di Torino Testa di paggio. Con questa opera l’artista mostra echi della pittura scapigliata e la ricerca di una vibrazione luminosa che dissolva la figura nell'ambiente circostante, accentuando così la capacità di penetrazione psicologica che sarà propria di tutta la sua produzione ritrattistica. 

     

    Fortemente orientato nel rinnovare e modernizzare l'arte figurativa del tempo, partecipa, con altri giovani artisti, alle diverse edizioni della Secessione di Monaco. 

     

    Nel 1900 vince una Medaglia d'argento all'Esposizione Universale per un ritratto femminile, che cambiò in modo definitivo il suo orientamento artistico; da allora inizia, infatti, a dedicarsi alla rappresentazione di nudi. 

     

    Durante la guerra lavora tra la Riviera Ligure e il Lido di Venezia, specializzandosi nelle marine realizzate con grande sintesi formale e intensità espressiva. 

     

    Muore a Milano nel 1923.


    Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)

     

  • Opere