Nato nel 1737 a Venezia, è figlio del grande artista rococò Gaspare Diziani. Antonio risente maggiormente dell’influenza dell’opera di Francesco Zuccarelli, Giuseppe Zais e Marco Ricci.  

La composizione e la colorazione azzurrina dei suoi paesaggi, insieme con la pennellata lunga e sottile, fanno di Diziani uno dei vedutisti veneziani più noti della seconda metà del Settecento, interprete di scene di vita agreste, intrise di realismo aneddotico. 

 
Esempi tipici del suo lavoro sono i dipinti luminosi di boschi o piccoli villaggi, oltre agli elaborati paesaggi della pittura tradizionale veneziana. 

 
Nel 1774 viene eletto membro dell'Accademia di Pittura e Scultura di Venezia, città in cui rimane fino alla sua morte, avvenuta nel 1797.