• Biografia

    Herman Van Swanevelt (Woerden, ca. 1600 – Parigi, 1655)

    Nato a Woerden, nei Paesi Bassi, intorno al 1600, Herman Van Swanevelt, dopo una prima formazione nei Paesi Bassi, intorno al 1629 si trasferisce in Italia, a Roma, dove entra in contatto con il circolo dei Bamboccianti e con artisti come Claude Lorrain e Nicolas Poussin.

     

    La produzione romana si caratterizza per paesaggi luminosi e armoniosi, spesso animati da figure bibliche o mitologiche, in cui si percepisce l’influenza della pittura classica e dell’ideale arcadico.

    Negli anni ’30 del Seicento, Van Swanevelt diventa membro dell’Accademia di San Luca e riceve importanti commissioni da famiglie aristocratiche e cardinali, tra cui i Barberini. Realizza cicli decorativi e dipinti per palazzi romani, distinguendosi per la capacità di fondere la tradizione nordica con la sensibilità italiana per la luce e la prospettiva.

    Nel 1641 si trasferisce a Parigi, dove lavora per la corte francese e per collezionisti privati. Qui contribuisce alla diffusione del paesaggio classico, influenzando la scuola francese e collaborando con artisti come Laurent de La Hyre.

    La sua arte, ponte tra il naturalismo nordico e l’idealismo italiano, ha avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione del paesaggio barocco, anticipando la pittura di veduta del Settecento.

    Van Swanevelt muore a Parigi nel 1655.


     

    Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)

  • Opere