• Biografia

    Giuseppe Bartolomeo Chiari (Rome, Italia 1654 – Rome, Italia 1727)

    Nato a Roma nel 1654, è allievo prediletto di Carlo Maratta, dal quale apprende lo stile classicista e accademico, in linea con il gusto dominante in quel periodo a Roma. Chiari riscuote presto un notevole successo tra i suoi contemporanei.

    Nel 1697 è ammesso all’Accademia di San Luca e, successivamente, il suo prestigio lo porta ad assumerne la carica di Principe, ovvero primo Direttore.

    Chiari raggiunge l'apice della sua fama durante il pontificato di Clemente XI Albani (1700 – 1721), uomo colto, mecenate e protettore di numerosi artisti. Il Papa chiama presso di sé i migliori talenti del tempo per realizzare il grande progetto di rinnovamento architettonico e artistico della città di Roma. Papa Albani commissiona a Chiari, in collaborazione con il suo maestro, numerosi incarichi per la Basilica di San Pietro, per quella di San Giovanni in Laterano e per la Chiesa dei SS. Apostoli.

    Committenze importanti gli vengono affidate anche da numerose famiglie aristocratiche romane, tra le quali i Colonna, i Barberini, gli Spada e i De Carolis.

    Nella sua arte Chiari riprende spesso motivi tratti dai maggiori esponenti del classicismo seicentesco, come Andrea Sacchi e Guido Reni, non disdegnando tuttavia alcuni maestri del Barocco, primo fra tutti Pietro da Cortona.

    Le opere degli ultimi anni sono le più originali, sia nell’ambito della grande decorazione barocca sia in quello della pittura da cavalletto. Il suo stile è ora più morbido, luminoso e caratterizzato da una gamma cromatica chiara e ricca di sfumature.

    Chiari muore a Roma nel 1727 ed è sepolto nella Chiesa di Santa Susanna.


    Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)

     

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