• Biografia

    Carlo Carrà (Quargnento, Italia 1881 - Milano, Italia 1966)

    Nato nel 1881 a Quargnento, in provincia di Alessandria, Carlo Carrà si trasferisce presto a Milano per avviare la sua formazione. Qui frequenta inizialmente un corso di pittura decorativa presso la scuola serale d’arte applicata al Castello Sforzesco e poi all’Accademia di Brera, dove conosce Romolo Romani e Umberto Boccioni 

     

    Nel 1910, con Boccioni e Russolo, Carrà incontra Marinetti e aderisce alle istanze del Futurismo, firmando il “Manifesto dei pittori futuristi”. 

     
    Dal 1911 al 1914 si sposta a Parigi, dove incontra Picasso, Braque e Apollinaire, e conosce la pittura francese di Courbet e Cézanne, approcciandosi con molto interesse al Cubismo. 
     

    Tra il 1914 e il 1915 all’influsso cubista si aggiunge una riflessione sull’arte italiana tre-quattrocentesca, che si rivelerà fondamentale per la progressiva semplificazione delle forme, necessaria per aprire alla stagione metafisica. 

     

    L’incontro con de Chirico e Savinio, nel 1916, quando prestava servizio militare a Ferrara, lo porta nella sfera della pittura metafisica, ma con una spiccata attenzione verso l’impianto volumetrico della composizione. Nel 1919, con Mario Broglio, guida il gruppo “Valori Plastici” e nel 1926 entra in “Novecento”, gruppo di pittori legato alla critica d’arte Margherita Sarfatti 

     

    Negli anni Venti la sua pittura si caratterizza per una viva attenzione alla natura, sempre sostenuta dalla volontà espressa dall'artista di "sottrarre le cose alle contingenze, purificandole e conferendo loro un valore assoluto". 

     

    Espone alla Biennale di Venezia nel 1922, nel 1926 e nel 1928, edizione in cui ottiene una sala personale che riempie con quattordici opere.  

     
    Vince il Premio Pittura della Quadriennale Nazionale d’Arte Romana nel 1931 e, due anni dopo, firma il Manifesto della pittura murale di Sironi, realizzando anche pitture murali per la Triennale e per il Palazzo di Giustizia di Milano.  

     

    La sua fama è ormai indiscussa; nel 1942 la Pinacoteca di Brera gli dedica una mostra e nel 1950 vince il Gran Premio della Biennale di Venezia. Nel 1962 è stata realizzata la sua grande mostra a Palazzo Reale di Milano. 

     

    Muore a Milano nel 1966.


    Copyright l'artista. Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)

     

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