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Biografia
Scuola Napoletana (XVII secolo)
La produzione artistica del Seicento Napoletano raggiunge un livello qualitativo che mai aveva avuto negli anni precedenti, frutto di un secolo piuttosto tumultuoso, riflette l’opulescenza della la città più popolosa d’Italia, Napoli, che dopo secoli di dominazione spagnola, grazie alle rivolte cittadine guidate da Masaniello, vive nuova feudalizzazione.
Diversi eventi cataclismici e storici che hanno caratterizzato e condizionato l'evoluzione socio-culturale della città, di attività connesse all'arredo e alle decorazioni degli interni delle strutture religiose. Pittori, scultori, ebanisti, stuccatori, argentieri, doratori, piastrellisti e tessitori, sia di provenienza locale che italiana o europea, che sono chiamati a decorare si allinearono, soprattutto per quel che riguarda la pittura, alla "maniera" imposta dalla Chiesa di Roma.
Un legame che verrà rinforzato anche dal doppio passaggio del Caravaggio in città, prima nel 1607 e poi nel 1609.
La tendenza manierista verrà poi declinata, dalla seconda metà del Seicento, in linea con lo stile barocco romano ed emiliano, così come con la pittura veneta. Le composizioni sono caratterizzate da grandi cicli di affreschi luminosi concepiti per edifici di culto e luoghi pubblici della città, con santi e Madonne a fare da mediatori tra il popolo e il divino.
Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)
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Opere