• Biografia

    Francesco de Mura (Napoli, Italia, 1696 – 1782)

    Nato a Napoli nel 1696, Francesco de Mura si forma, vista la sua grande propensione al disegno, presso la bottega di Domenico Viola, prima di spostarsi nell’atelier di Francesco Solimena, dove rimane fino al 1730. 

    Nel 1713 dipinge la sua prima opera pubblica, un Cristo morto in croce con S. Giovanni per la chiesa napoletana di S. Girolamo delle Monache a Mezzocannone, dove già si inizia ad intravedere la forte influenza di Luca Giordano nella sua arte.

    Con l’affinarsi del suo talento, riceve sempre più commissioni, fra cui quelle del ricchissimo Bartolomeo De Maio per il suo splendido palazzo al rione Sanità.

    Nel 1727 si sposa, e si sposta sul colle di S. Eframo Nuovo dove, due anni dopo, insieme al suo maestro, realizza i disegni per l’incisione sul volume “Le tragedie cristiane”. Nello stesso periodo lavora alle tele e agli affreschi per la cappella di San Nicola di Bari, dove poi tornerà ad affrescare anche la volta maggiore.

    I gesuiti, per i quali lavorerà molto, lo spingono a mandare opere fuori d'Italia. Raggiunta discreta fama, tra il 1731 e il 1732, realizza una Epifania che diventerà esempio del nuovo stile più vicino al Rococò. 

    Le committenze importanti non mancano, fino al 1745 è impegnato in diverse opere religiose per i benedettini dell'abbazia di Montecassino e quelli della chiesa napoletana dei Ss. Severino e Sossio.

    Negli stessi anni lavora anche per il re di Sardegna.

    Dal 1750 al 1751 lavora alla decorazione della chiesa gesuitica della Nunziatella di Napoli, dove realizza una Annunciazione imponente, finemente strutturata, e arricchita da un ricco complesso decorativo circostante.

    Seguono anni difficili per la città, con l’eruzione del Vesuvio, nel 1754, la peste del 1764 e una nuova eruzione nel 1767. I gesuiti vengono espulsi dalla città, e in questo clima realizza en plein air le Scene di terrore, uno dei suoi migliori esempi di pittura di movimento, oggi presso la Pinacoteca del Pio Monte della Misericordia.

    Nel 1770 rinuncia, a causa di difficoltà personali, alla carica di direttore della Reale Accademia di nudo, nonostante questo l’Accademia continuerà a conferirgli lo stipendio fino alla morte. Le ultime opere risalgono al 1775 quando realizza la tela per i Ss. Apostoli di Napoli, e il sovraspecchio per la camera da letto del re alla reggia di Caserta.

    L’artista muore nel 1782 a Napoli.


    Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)

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