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Biografia
Marcello Fogolino (Vicenza, Italia, 1482/1488 – Vicenza, Italia, 1559?)
Marcello Fogolino nasce a Vicenza, indicativamente fra il 1482 e il 1488. Figlio di un pittore in attività a Vicenza fra il 1476 e il 1496, inizia a collaborare con il Montagna, nella sua bottega vicentina, per poi trasferirsi a Venezia intorno al al 1508-1509.
Nel 1511 lavora a Padova, città in cui sono presenti diverse sue opere, a committenza religiosa, dove è evidente il legame con la bottega del Montagna.
Fogolino rimane a Venezia otto anni, fino al 1515, quando rientra a Vicenza.
Non si conosce molto dei suoi viaggi, ma è possibile che l’artista, durante gli anni veneziani, visiti il centro Italia e Roma, vista la sua conoscenza dell’arte classica.Continua a lavorare nel vicentino, incrociandosi numerose volte con il Montagna. Sono gli anni in cui realizza la pala d’altare Pagliarini, in cui ci sono gli elementi distintivi della sua abilità: dalla micrografia della scrittura alla chiarezza stilistica, dal dettaglio minuto alla sua totalità. Affermatosi nell’ambiente vicentino, che rappresenta anche spesso nelle sue opere, riceve numerose commissioni, sopratutto a sfondo religioso, che segnano indissolubilmente il suo passaggio in città.
Nel 1525, è a Vicenza con il fratello, dove ricevono, come pagamento di una pala d’altare ormai perduta rappresentante la Trinità, un appezzamento di terreno e una casa.
Fogolino continua quindi a lavorare nell’area, dove esegue una Natività per la chiesa vicentina dei Ss. Faustino e Giovita. Nello stesso anno, sempre accompagnato dal fratello, torna in Friuli. Qui, nel 1526 risultano entrambi accusati dell'omicidio di un barbiere di Belgrado di Varmo. Invece di presentarsi in giudizio a Udine, i due fratelli fuggono a Trento e dal 1527 vengono banditi dalla Repubblica Veneta.Entrato nel circolo del principe vescovo di Trento, Fogolino viene coinvolto dal 1531, con Dosso Dossi, il Romanino e con altri artisti minori, nella decorazione del castello del Buonconsiglio.
A Trento, Fogolino continua a lavorare per la cerchia vescovile, con numerosi affreschi dipinti arrivati fino a noi. Nel 1547 decora il Palazzo Vescovile di Ascoli Piceno. Le scene, illustranti la Vita di Mosè, lasciano molto spazio a dettagli architettonici e paesaggistici.
Con la diminuzione delle commissioni a Trento, Fogolino riprende anche la produzione grafica, utilizzando una tecnica "puntinistica" per ritrarre soggetti classici o episodi sacri e profani.
Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)
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Opere