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Biografia
Luigi Filippo Tibertelli de Pisis (Ferrara, Italia, 1896 – Milano, Italia, 1956)
Filippo de Pisis, nato a Ferrara, nel 1896, da un’antica famiglia ferrarese e laureato in Lettere, comincia a dipingere nel 1916, sotto l’influenza di Carrà, de Chirico e Savinio e con la guida di Odoardo Domenichini.
Le sue prime opere appartengono alla pittura cosiddetta "metafisica". Negli anni successivi incontra a Roma Spadini, che lo indirizza verso una pittura libera da rigidità strutturali.
A partire dal 1925 trascorre molti anni a Parigi, dove apprezza in particolare Bonnard, Vuillard, Matisse e studia Monet e Sisley.
Qui raggiunge la piena maturità artistica, realizzando le sue opere più celebri.
Nel 1926 Carrà presenta a Milano una sua personale, seguita da una a Parigi presentata da de Chirico.
In questo periodo continua a esporre in Italia e a scrivere articoli per alcuni giornali italiani, come “L’Italia Letteraria” e altre riviste minori. Nel frattempo, entra a far parte del Circolo degli artisti italiani a Parigi, al quale appartenevano anche de Chirico, Savinio, Campigli, Tozzi e Pozzati.
Nel corso degli anni Trenta visita tre volte Londra, dove stringe rapporti con Vanessa Bell e Duncan Grant.
Tornato in Italia nel 1939, gli vengono dedicate molte mostre. Nel 1943 si trasferisce a Venezia, dove fa sua la tradizione pittorica della laguna.
Tra il 1947 e il 1948 torna a Parigi in compagnia dell’allievo Silvan Gastone Ghigi; al rientro in Italia, nel 1949, inizia a manifestare i primi sintomi della malattia che lo porterà alla morte.
La Biennale di Venezia del 1950 gli dedica una sala personale con trenta opere.
Ricoverato per un periodo, durante il quale viene sottoposto ad elettroshock, rimasto semiparalizzato e non potendo più dipingere, gli viene diagnosticata la polinevrite.
Tra il 1954 e il 1955, aggravatasi la malattia, viene trasferito all’ospedale psichiatrico di Villa Turro, a Milano.
Muore nel 1956, a Milano.
Copyright l'artista. Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)
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Opere