Nato a Napoli nel 1578, si dice che la sua formazione iniziale sia avvenuta con Francesco Imparato e Fabrizio Santafede; più probabilmente, però, fondamentale è stata la presenza di Caravaggio a Napoli alla fine del 1606. 
 

Solo cinque anni più giovane di Caravaggio, Caracciolo è tra i primi ad adottare un nuovo sorprendente stile con la sua tavolozza cupa, il drammatico tenebrismo e le figure scultoree in un piano pittorico poco profondo, definito dalla luce piuttosto che dalla prospettiva.  

Considerato l'unico capostipite della scuola napoletana del caravaggismo, Caracciolo, a differenza di molti caravaggisti, guarda oltre gli apparenti segni distintivi dell'opera di Caravaggio, aspirando alla sua personale profondità di sentimento e padronanza di luci e ombre drammatiche. 
 

Dopo il 1618 visita Genova, Roma e Firenze. A Roma subisce l'influenza del rinnovato classicismo dei cugini Carracci e della scuola emiliana; inizia così a lavorare per sintetizzare il loro stile tramite il suo tenebrismo. 
 

Tornato a Napoli, traduce l’esperienza emiliana in affreschi di scene grandiose e di ampio respiro. 

 
Muore a Napoli nel 1635.