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Biografia
Domenico Induno (Milano, Italia 1815 - Milano, Italia 1878)
Nato a Milano nel 1815, è mandato a bottega da un orafo, Luigi Cossa, che nel 1831, convinto del suo talento artistico, lo convince a iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove studia con lo scultore lombardo Pompeo Marchesi e con l'artista italiano e professore di pittura Luigi Sabatelli. Sempre a Brera, entra in contatto anche con Francesco Hayez che influenza in modo significativo il suo lavoro, spingendolo verso la ritrattistica.
Durante il periodo dell’Accademia riceve diversi premi e riconoscimenti; è nel soggetto storico che trova inizialmente la sua espressività.
La sua pittura si afferma con naturalezza tra le eccellenze dell’epoca per le doti narrative, il classicismo, le composizioni ben calibrate e il pathos romantico.
Dal 1837 inizia a esporre regolarmente a Brera. A partire dagli anni Quaranta del XIX secolo si avvicina alla pittura di genere, ambito nel quale riesce a esprimere meglio la sua inclinazione verista, che si fa sempre più evidente negli anni a seguire.
All’epoca, la pittura di storia, dalla narrazione aulica e classicista, si contrapponeva alla pittura di genere di impronta verista, tendenzialmente più moderna e adatta a raccontare il cambiamento dei tempi. Nella sua produzione, Induno riesce sempre a destreggiarsi tra i due generi, dando prova di una grande flessibilità artistica.
La sua fede in un’Italia unita lo vede prendere parte attiva al Risorgimento italiano. Assieme al fratello Gerolamo, anch’egli pittore, partecipa ai moti del 1848 culminati nelle Cinque Giornate di Milano; dopo il fallimento dell’insurrezione, scappano entrambi in Svizzera, in esilio, fino al 1849.In alcuni dipinti dell’epoca si ravvisano temi legati al Risorgimento, tendenza che andò però a scemare negli anni successivi. Inizia, quindi, un periodo di produzione intensa e di grandi riconoscimenti: nel 1854 è nominato Socio d’Arte dell’Accademia di Brera; nel 1855 cinque suoi dipinti rappresentano l’Italia all’Esposizione Universale di Parigi e, infine, nel 1860 viene nominato Accademico delle Arti a Brera.
A Vienna, all'Esposizione Universale del 1873, gli viene conferita la Medaglia d’oro.
Nel 1878 partecipa, per l’ultima volta, all’Esposizione Universale di Parigi.
Muore pochi mesi dopo a Milano, nel 1878.
Foto UniCredit Group (Sebastiano Pellion di Persano)
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Opere