• Biografia

    Luca Signorelli (Cortona, Italia c.1450 - Cortona, Italia 1523)

    La prima opera di rilievo è il Testamento e morte di Mosè, dipinta intorno al 1482 nella Cappella Sistina in Vaticano, all’epoca di Sisto IV della Rovere. A Roma Signorelli giunse trentenne, già dotato di uno stile maturo e originale, con una forte attenzione alla resa plastica della figura umana. Nella città dei Papi ebbe modo di studiare da vicino l’architettura classica, le rovine antiche e il vasto repertorio di modelli offerti dalle statue, dai bassorilievi, dalle colonne e dai frammenti di scultura disseminati nella città. Questa esperienza gli fece acquisire un particolare talento nella resa delle figure, che lo rese famoso tra i suoi contemporanei.

    Il successo ottenuto a Roma gli aprì le porte di una ininterrotta carriera, che per i successivi vent’anni lo vide attivo nelle principali città dell’Umbria, della Toscana e delle Marche. Alcuni dei suoi capolavori più famosi risalgono al 1480-1500, periodo in cui godette della protezione di Lorenzo il Magnifico e della famiglia Medici. Ottenne importanti incarichi, tra cui la celebre tavola con l’Educazione di Pan, a Firenze, e una maestosa  Annunciazione, firmata e datata, a Volterra.

    Lasciata Firenze dopo la morte del Magnifico, Signorelli ebbe numerose commissioni in diverse località, tra cui Città di Castello, Urbino, Loreto e Cortona; in particolare, nel 1497, si dedicò al vasto ciclo di affreschi nel chiostro dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore. 

    L’apice del successo fu raggiunto con la realizzazione, tra il 1499 e il 1502, degli affreschi del Giudizio Universale nel Duomo di Orvieto, ritenuti unanimemente il suo capolavoro assoluto. Nel 1513 Signorelli tornò a Roma, dove però la sua popolarità era stata ormai superata da quella di Michelangelo e Raffaello, che furono tuttavia tra i suoi principali estimatori. Continuò a lavorare per altri dieci anni, fino alla morte avvenuta a Cortona nel 1523.


    Foto UniCredit Group

     
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